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Quando le montagne erano dèi

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La resistenza culturale sulle Ande ha sempre voluto difendere il ruolo incontestabile della “Pachamama” la Terra Madre, che nel suo mutuo rapporto con ogni essere vivente e non vivente sosteneva il valore sacro della reciprocità. Una rivisitazione doverosa dei fatti accaduti ci permette di riflettere sulle iniquità che il nostro etnocentrismo ha prodotto e continua a produrre. Gli egoismi dettati dalla presunzione di chi crede di detenere la verità demoliscono uno ad uno i mattoni posti lentamente dalla civiltà umana.

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Peso 0,381 kg
Dimensioni 15 × 21 cm
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Descrizione

Resistenza culturale sulle Ande tra XVI e XVIII secolo.

“Le relazioni tra le culture dei dominanti e quelle dei dominati sono sempre state causa di gravi lutti e di perdite irrimediabili. Se avessimo solo la possibilità di cogliere un frammento di quanto il pensiero umano ha prodotto nell’arco dei secoli valorizzando tutte le diversità, possederemmo un patrimonio inimmaginabile. Ma la presunzione dei vincitori ha sempre annichilito il sapere dei vinti.

Nel mondo, oggi chiamato americano, quando la forza della natura e non la superbia dell’uomo governava l’universo, esisteva lo spazio vitale per ogni essere e le montagne assolvevano al ruolo incontestato di divinità con la loro sacra funzione regolatrice degli elementi. Ogni azione era fondamentale per preservare quanto è stato costruito e tramandato, pensando sempre e soltanto al divenire delle generazioni. La durevolezza degli equilibri e non la rapina delle risorse governava i ritmi infiniti del tempo e dello spazio, preservando inalterato il valore della Madre Terra.

La resistenza culturale sulle Ande ha sempre voluto difendere il ruolo incontestabile della “Pachamama” la Terra Madre, che nel suo mutuo rapporto con ogni essere vivente e non vivente sosteneva il valore sacro della reciprocità. Una rivisitazione doverosa dei fatti accaduti ci permette di riflettere sulle iniquità che il nostro etnocentrismo ha prodotto e continua a produrre. Gli egoismi dettati dalla presunzione di chi crede di detenere la verità demoliscono uno ad uno i mattoni posti lentamente dalla civiltà umana.

La resistenza culturale sulle Ande ha difeso negli ultimi cinque secoli questi valori, tramandando fino a ai giorni nostri quanto il pensiero umano ha realizzato nell’arco di millenni. Questa ricerca è un contributo alla rilettura dei fatti, nella consapevolezza che la storia non è dominio esclusivo dei vincitori.”

ISTHAR Editrice, Collana Studi e Ricerche Latino Americane.

 

Indice

Prefazione. 9

Capitolo 1

Conquistadores de tierras y de almas.

1.1. Un Nuovo mondo. 23

1.2. Nuove genti:

il rapporto degli europei con “l’altro”. 26

Capitolo 2

Religione sulle Ande.

2.1. Viceregno del Perú. 45

2.2. Idolátras, chamanes y hechiceros. 46

Capitolo 3

L’estirpazione delle idolatrie nel viceregno

del Perú fra XVI e XVIII secolo.

3.1. Legittimazione di una repressione religiosa. 69

3.2. Storia dell’estirpazione. 74

3.3. Funzionamento dell’Estirpazione e attività

fino al XVIII secolo. 92

3.4. Caratteristiche dell’Estirpazione. 96

3.5. Estirpazione delle idolatrie nell’Audiencia de

Charcas (Bolivia). 103

3.6. La persuasione degli indios. 109

3.7. Evoluzione della religione andina e resistenza

culturale. 112

3.8. Un’estirpazione senza successo. 120

Appendici 123

Requerimiento-Ingiunzione. 123

Editto contro l’idolatria. 125

Costituzioni del I Sinodo Platense

(1619 – 1620) – 1. 128

Costituzioni del I Sinodo Platense

(1619 – 1620) – 2. 130

Discorso con un pescatore sul lago Titicaca. 132

Bibliografia e Sitografia. 135

 

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