Informazioni aggiuntive
Peso | 0,384 kg |
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Dimensioni | 15 × 21 cm |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
A cura di | |
Collana |
€8,50
Il bosco ieri ed oggi: un racconto per parole ed immagini fatto a più voci da chi nel bosco vive, lavora, crea o indaga attraverso documenti e carte d’archivio. 190 pagine con foto a colori per raccontare quel che il bosco è e quello che era.
Peso | 0,384 kg |
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Dimensioni | 15 × 21 cm |
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“BOT E TAIE”: STORIA E STORIE DAL BOSCO
Dieci autori per raccontare il bosco come era ieri e come è oggi.
Il bosco ieri ed oggi: un racconto per parole ed immagini fatto a più voci da chi nel bosco vive, lavora, crea o indaga attraverso documenti e carte d’archivio. 190 pagine con foto a colori per raccontare quel che il bosco è e quello che era, in un viaggio nel tempo che passa dalla storia alla tradizione, dal folklore alla sociologia per arrivare fino alla contemporaneità e all’analisi biologica del bosco come parte del paesaggio montano.
Molteplici i temi trattati: il lavoro del boscaiolo ieri e oggi (Serena Turrin), gli attrezzi usati un tempo dai boscaioli (Lois Bernard), le funzioni del bosco nel contesto montano (Serena Turrin), storia evoluzione e tipologie del trasporto a fune del legname (Sandro Maoret), tradizione e attualità del governo a ceduo nei boschi con riferimento al caso di Seren del Grappa (Orazio Andrich), i boscaioli nelle immagini dell’archivio fotostorico feltrino (Francesco Padovani), i boschi pascoli boscati e alberi protetti in alcune regole del feltrino (Bianca Simonato Zasio), notai regole e carte scritte sul bosco (Donatella Bartolini), note a margine di schede d’archivio (Gigi Corazzol).
Ad impreziosire il libro una sezione dedicata alla creatività ispirata dal bosco, con le poesie di Federico Mimiola e gli acquerelli di Claudia Pillinini.
INDICE
PRESENTAZIONE di Dario Scopel . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5
DUE PAROLE di Silvio De Boni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7
PREFAZIONE di Marco Rech . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9
GLI ATTREZZI DEL BOSCAIOLO di Lois Bernard . . . . . . . . . . pag. 15
IL LAVORO DEL BOSCAIOLO di Serena Turrin . . . . . . . . . . . pag. 47
Il BOSCO ENTITÀ BIOLOGIC DEL PAESAGGIO
MONTANO di Serena Turrin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 60
NOTE SUL TRASPORTO A FUNE di Sandro Maoret . . . . . . . . . pag. 63
TRADIZIONE E ATTUALITÀ DEL GOVERNO
A CEDUO NEI BOSCHI DI SERE di Orazio Andrich . . . . . . . . . pag. 71
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 89
BOSCAIOLI NELLE IMMAGINI DELL’ARCHIVIO
FOTOSTORICO FELLRINO di Francesco Padovani . . . . . . . . . . pag. 91
BOSCHI, PASCOLI BOSCATI E ALBERI PROTETTI
IN ALCUNE REGOLE DEL FELTRINO di Bianca Zasio . . . . . . . pag. 99
NOTAI, REGOLE E CARTE SCRITTE di Donatella Bartolini . . . . pag. 111
A MARGINE DI UNA SCHEDA PERDUTA ddi Gigi Corazzol . . . pag. 123
FEDERICO MIMIOLA di Marco Rech . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 143
CLAUDIA PILLININI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 157
PIANTE ARBOREE ED ARBUSTIVE DEI NOSTRI AMBIENTI . . pag. 192
RINGRAZIAMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 194
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Dopo la versione italiana del volume andata esaurita, Verica propone anche la versione in inglese per poter raggiungere ancora più lettori. Di qualsiasi lingua, di qualsiasi etnia o colore tutti abbiamo bisogno di un porto sicuro.
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa.
Quando si diffuse nell’ottobre del 1917 la notizia della rotta di Caporetto, anche tra le genti nel Bellunese sorse il panico per una imminente invasione dell’esercito austro-tedesco. Purtroppo quella non rimase solo una sensazione, poichè nei primi giorni di novembre, le truppe si insediarono nelle vallate e per la prima volta i Bellunesi si trovarono la guerra letteralmente in casa.
Gianni Viel crede fortemente che il terreno teatro di questa battaglia, trattenga segni e tracce visibili di quanto i nostri predecessori hanno subito in quei giorni tragici. Lo stesso recupera materiali, ma pulisce anche i luoghi dalla vegetazione infestante e posiziona tabelle indicative per chi volesse avventurarsi in quei luoghi.
L’incontro con Giorgio Tosato ha permesso di contestualizzare l’argomento anche da un punto di vista storico grazie all’utilizzo di materiali documentali e la capacità narrativa dello stesso autore di molti libri sulla Grande Guerra
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