Informazioni aggiuntive
Peso | 0,68 kg |
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Dimensioni | 17 × 24 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
€8,50
La tradizione popolare nella civiltà contadina veneta del XX secolo. Dal carnevale alle anguriate, dalle sagre alla vendemmia, il mondo delle campagne venete rivive attraverso il racconto dei riti e degli usi che caratterizzavano alcuni dei momenti più attesi. E’ un riscoprire anche saperi popolari perduti come quelli legati alla medicina, ai proverbi, ai lunari.
Peso | 0,68 kg |
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Dimensioni | 17 × 24 cm |
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Tradizioni veneto – La tradizione popolare nella civiltà contadina veneta del XX secolo. Dal carnevale alle anguriate, dalle sagre alla vendemmia, il mondo delle campagne venete rivive attraverso il racconto dei riti e degli usi che caratterizzavano alcuni dei momenti più attesi. E’ un riscoprire anche saperi popolari perduti come quelli legati alla medicina, ai proverbi, ai lunari.
Il libro è parte di una trilogia dedicata alla civiltà contadina e di cui fanno parte anche Strasse Ossi e Ferovecio, che raccoglie la tradizione orale della campagna veneta, e Roba da ciodi dedicato a fatti storie e personaggi singolari di questa peculiare società. Poenta e figheti racconta invece le tradizioni popolari, con descrizioni che completano ed arricchiscono quanto riportato negli altri due titoli. Alcuni argomenti ritornano con lo stesso motivo ispiratore: la nostalgia per un mondo ormai scomparso che a volte fa sorridere ma che è bello ricordare.
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Dopo la versione italiana del volume andata esaurita, Verica propone anche la versione in inglese per poter raggiungere ancora più lettori. Di qualsiasi lingua, di qualsiasi etnia o colore tutti abbiamo bisogno di un porto sicuro.
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa.
Quando si diffuse nell’ottobre del 1917 la notizia della rotta di Caporetto, anche tra le genti nel Bellunese sorse il panico per una imminente invasione dell’esercito austro-tedesco. Purtroppo quella non rimase solo una sensazione, poichè nei primi giorni di novembre, le truppe si insediarono nelle vallate e per la prima volta i Bellunesi si trovarono la guerra letteralmente in casa.
Gianni Viel crede fortemente che il terreno teatro di questa battaglia, trattenga segni e tracce visibili di quanto i nostri predecessori hanno subito in quei giorni tragici. Lo stesso recupera materiali, ma pulisce anche i luoghi dalla vegetazione infestante e posiziona tabelle indicative per chi volesse avventurarsi in quei luoghi.
L’incontro con Giorgio Tosato ha permesso di contestualizzare l’argomento anche da un punto di vista storico grazie all’utilizzo di materiali documentali e la capacità narrativa dello stesso autore di molti libri sulla Grande Guerra
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