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Civiltà contadina e storie di emigrazione

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Il passato di Cesiominore, piccola comunità alle porte delle Dolomiti nel cuore del Feltrino, raccontato con parole e molte immagini. Una scelta – spiega nella presentazione Carlo Zoldan, fatta pensando anche alle generazioni attuali “che vivono d’immagini: non basta più quella nonna che raccontava e faceva immaginare paesaggi, situazioni, personaggi e avvenimenti”.

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Peso 0,332 kg
Dimensioni 16,5 × 23,5 cm
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Descrizione

Il passato di Cesiominore, piccola comunità alle porte delle Dolomiti nel cuore del Feltrino, raccontato con parole e molte immagini. Una scelta – spiega nella presentazione Carlo Zoldan, fatta pensando anche alle generazioni attuali “che vivono d’immagini: non basta più quella nonna che raccontava e faceva immaginare paesaggi, situazioni, personaggi e avvenimenti. Ci vogliono le immagini per riconoscere i propri antenati, i fatti storici, la cultura, le tradizioni del paese cui si appartiene”.

Il libro si articola in cinque capitoli, ciascuno dedicato ad un particolare aspetto della vita e della storia della comunità: la famiglia, il lavoro, la religione, il costume, le esperienze di emigrazione. Loris Zanella, autore dei primi quattro, ricorda e descrive fedelmente ciò che gli è stato raccontato e trasmesso dai nonni, contribuendo – scrive Zoldan – “ad incrementare il bagaglio di materiale etnografico raccolto; tutto questo dà valore all’opera ed è di supporto a quanto espresso con meticolosa cura ed attenzione. Gli esiti della ricerca non sono esposti secondo i canoni abituali – ciclo della vita, ciclo dell’anno agrario – ma sono collocati in ordine sparso nei capitoli, forse secondo un ordine di importanza e di influenza sull’autore stesso. Così la famiglia compare per prima, mentre sotto il titolo costume oltre all’abbigliamento trova spazio il ciclo della vita, le cui tappe sono indicate nell’ordine consueto. Nel capitolo famiglia invece si parla di vecchi, uomini, donne. L’abbigliamento popolare tradizionale è descritto con precisione e dovizie di particolari e documentato con bellissime immagini e anche con liste dotali.

L’elencazione dei mestieri tradizionali dà un’idea di quanto fossero numerose le forme di lavoro messe in atto dai contadini per la propria sopravvivenza, quando di sicuro essi possedevano solamente la forza delle proprie braccia: mestieri nei campi, in casa, per via, prestazioni d’opera, anche come reciproco aiuto.

Ampio spazio è dato alla religiosità popolare, con particolare attenzione per le forme di pietà spontanee, per i riti religiosi più antichi, per le tradizioni ed usanze legate alle ricorrenze religiose.

L’ultimo capitolo, curato anche da Sergio Battistella e Dino Zanella, tratta un tema – quello dell’emigrazione – moto sentito dagli abitanti di Cesio e anche dal comprensorio feltrino perchè quasi tutte le famiglie ne hanno sperimentato i benefici, ma anche tanti disagi e sofferenza come le donne che si recavano nelle città a fare le balie”.

INDICE
RINGRAZIAMENTI . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7
PRESENTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9
PREFAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11
CAPITOLO PRIMO – LA FAMIGLIA . . . . . . . . . . pag. 13
1.1 LA FAMIGLIA . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 13
Soprannomi . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16
1.2 LA DONNA .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 17
1.3 L’UOMO .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 22
1.4 I FIGLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 25
1.5 I VECCHI . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29
CAPITOLO SECONDO – IL LAVORO . . . . . . . . . pag. 31
2.1 IL LAVORO NELLA FAMIGLIA CONTADINA . . . . . . pag. 31
2.2 I “MESTIERI DE NA OLTA” .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 35
Politici di altri tempi .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 42
CAPITOLO TERZO – LA RELIGIONE . . . . . . . . . pag. 43
3.1 LA RELIGIONE . . . . . . . . . . . . . . . pag. 43
3.2 LE FESTE . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 46
3.3 LA PRIMA COMUNIONE . . . . . . . . . . . . pag. 56
3.4 LA CRESIMA . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 59
3.5 IL MATRIMONIO . . . . . . . . . . . . . . . pag. 62
3.6 LA MORTE .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 66
CAPITOLO QUARTO – IL COSTUME . . . . . . . . . pag. 69
4.1 LA DOTE ED IL VESTIRE . . . . . . . . . . . . pag. 69
4.2 IL CIBO .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 77
4.3 LA NASCITA . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 80
4.4 I GIOCHI DEI BAMBINI .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 82
4.5 LA GIOVENTÙ . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 86
4.6 IL FILÒ . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 90
4.7 LE CREDENZE CONTADINE .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 92
Voglia di fichi . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 93
4.8 LE BALIE DA LATTE .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 94
CAPITOLO QUINTO – ESPERIENZE DI EMIGRAZIONE . . . pag. 97
5.1 INTRODUZIONE .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 97
5.2 GIOVANNI ZANELLA (raccontato dal nipote Valter) . . . . pag. 98
5.3 GUERRINO ZANELLA (raccontato dalla figlia Iole) . . . . pag. 100
LA MACCHINA DI MONTAGNA (di Guerrino Zanella – 1952) . pag. 103
5.4 IOLE ZANELLA . . . . . . . . . . . . . . . pag. 105
5.5 IVANO CONZ .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    .    . pag. 107
5.6 GIUSEPPE BIBELIA (raccontato dalla nipote Maria Elisabetta) pag. 110
5.7 GIOVANNI TOIGO . . . . . . . . . . . . . . pag. 115
5.8 LUCIO POLLET . . . . . . . . . . . . . . . pag. 119
5.9 GIANCARLO POLLET (raccontato dal nipote Saverio) . . . pag. 124

 

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