Informazioni aggiuntive
Peso | 0,697 kg |
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Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine |
€17,00
Il libro – spiega l’autore – “è un approfondimento della storia, dell’arte e dell’architettura dei luoghi sacri del territorio di Quero, uno studio completo e di immediata consultazione, sulle tante opere di pregevole valore artistico che impreziosiscono i luoghi di culto cattolico del nostro territorio comunale. Il tutto accompagnato da splendide fotografie, il cui scatto, opera di Roberto Sudiero, ha saputo ritrarre quanto di importante e di bello è oggi conservato nella chiesa arcipretale e nelle altre chiese minori.
Peso | 0,697 kg |
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Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine |
Storia, arte, architettura dei luoghi sacri.
Il libro – spiega l’autore – “è un approfondimento della storia, dell’arte e dell’architettura dei luoghi sacri del territorio di Quero, uno studio completo e di immediata consultazione, sulle tante opere di pregevole valore artistico che impreziosiscono i luoghi di culto cattolico del nostro territorio comunale. Il tutto accompagnato da splendide fotografie, il cui scatto, opera di Roberto Sudiero, ha saputo ritrarre quanto di importante e di bello è oggi conservato nella chiesa arcipretale e nelle altre chiese minori.
Non poteva mancare un capitolo interamente dedicato agli arcipreti con alcune notizie riguardanti gli episodi più importanti che hanno caratterizzato l’evolversi della vita religiosa delle Comunità. Questa parte del libro è stata volutamente arricchita da una serie di vecchie fotografie messe a disposizione da Antonio Resegati, Marcello Meneghin e da alcune famiglie di Quero, Schievenin, Carpen e Santa Maria.
Arricchisce il libro anche il capitolo riguardante i paramenti e gli oggetti sacri che venivano e vengono ancora utilizzati per la liturgia, anche in questo caso la scelta è stata quella di accompagnare il testo con una ricca presentazione di immagini che penso riuscirà ad incuriosire il lettore più giovane portandolo allo scoperta di un mondo lontano, quasi scomparso, ma ancora vivo nelle menti dei nostri genitori. A conclusione del libro “Un saluto da Quero”: una storica carrellata di vecchie cartoline del territorio a cui hanno collaborato i collezionisti locali.
Tutti i proventi ricavati dalla vendita del libro, verranno utilizzati dal Comitato Ristrutturazione Quero13 per finanziare i lavori di ristrutturazione della Cappella dei Sacerdoti, situata nel Cimitero Comunale di Quero.
INDICE
CAP. I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 13
LA STORIA DELLA CHIESA ARCIPRETALE
DEDICATA A S. MARIA ANNUNCIATA
La Pieve di Quero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15
La chiesa tra il 1400 ed il 1500 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19
La chiesa tra il 1600 ed il 1700 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23
La chiesa tra il 1800 ed il 1900 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 25
La chiesa dal 1900 ai giorni nostri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 30
CAP II . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 57
LE OPERE D’ARTE DELLA CHIESA DI QUERO
Gli altari della chiesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 58
Il grande Altare Monumentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 65
I quadri ed i dipinti della chiesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 70
La Via Crucis nella Chiesa Arcipretale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 79
Gli affreschi di Teodoro Licini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 81
CAP. III . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 91
LE CHIESE MINOR I DEL TERRITORIO QUERESE,
GL I OR ATORI PUBBLICI
E LA CAPPELLA DEI SACERDOTI IN CIMITERO
La chiesa di Schievenin dedicata a Santo Stefano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 92
L’antico oratorio di Santa Maria Maddalena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 119
L’oratorio di San Valentino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 128
L’oratorio dedicato a Sant’Antonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 134
L’oratorio di San Girolamo Emiliani a Castelnuovo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 136
L’oratorio di San Martino nella frazione di Carpen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 140
La cappella dei sacerdoti in Cimitero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 142
CAP IV . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 161
I LUOG HI DELL A CHIESA, GL I OGGETTI LITURGICI
ED I PARAMENT I SACRI
Gli oggetti liturgici utilizzati per l’Eucarestia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 164
I Paramenti Sacri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 170
CAP. V . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 179
GL I ARCIPRET I DI QUERO
Gli arcipreti di Quero dal 1500 al 1800 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 181
Gli arcipreti di Quero durante le due guerre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 187
Gli arcipreti di Quero dal 1960 ai giorni nostri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 208
CAP. VI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 229
LA PARROCCHIA DI QUERO NELLE DUE GUERRE
Gli scritti di mons. Innocente Ferrazzi riferiti al periodo bellico 1915-1918 . . . . . pag. 231
Gli scritti di don Angelo Maddalon riferiti al periodo bellico 1943-1945 . . . . . . . pag. 237
Un saluto da Quero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag. 253
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
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