Informazioni aggiuntive
Peso | 1,018 kg |
---|---|
Dimensioni | 24 × 17 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine |
€12,75
Esaurito
Il volume è una raccolta di testimonianze di combattenti veneti nella seconda guerra mondiale. Contadini, operai, professionisti veneti che, per scelta o per dovere, si sono di colpo trovati a combattere sui vari fronti, dove molti di essi hanno trovato la morte e molti sono divenuti eroi: eroi per caso, spesso inconsapevoli, quasi sempre ignorati.
Peso | 1,018 kg |
---|---|
Dimensioni | 24 × 17 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine |
Veneti al fronte. Memorie di guerra e prigionia di combattenti veneti nella Seconda guerra mondiale.
Il volume è una raccolta di testimonianze di combattenti veneti nella seconda guerra mondiale. Contadini, operai, professionisti veneti che, per scelta o per dovere, si sono di colpo trovati a combattere sui vari fronti, dove molti di essi hanno trovato la morte e molti sono divenuti eroi: eroi per caso, spesso inconsapevoli, quasi sempre ignorati.
Una guerra combattuta da soldati che, come in tutte le guerre, non conoscevano il grande contesto in cui erano inseriti e il motivo per cui dovevano combattere e morire; ma ognuno di essi era sostenuto da una propria fede, dallo spirito di corpo che aleggiava nei reparti e da quell’innato senso del dovere che generalmente alberga nella Gente Veneta.
Alpini, carabinieri, fanti, marinai, artiglieri, aviatori: ognuno racconta “la propria seconda guerra mondiale” vista da una trincea, da una ridotta, da bordo di una nave da guerra, da dietro un’isba nella steppa gelata, dallo squallore di un campo di concentramento, dall’alto di un caccia che vola a 600 chilometri l’ora fra le esplosioni dei micidiali ordigni sparati dai cannoni da 88 tedeschi.
Una “guerra personale” che spesso si è conclusa fra la morte, le sofferenze e le umiliazioni di una tremenda prigionia nei campi di concentramento di tutto il mondo. Ai ricordi dei combattenti nel secondo conflitto si uniscono i racconti di tante altre persone che, pur non coinvolte direttamente in fatti d’arme, furono tuttavia testimoni di importanti avvenimenti legati all’ultimo conflitto mondiale.
“Veneti al frote”, oltre ad un’avvincente testimonianza di piccoli e grandi fatti bellici vissutis ulla propria pelle dai protagonisti del libro, vuol essere anche un severo monito per le generazioni di oggi: “basta guerre e….non più reticolati nel mondo!”
Illustrazioni: b/n
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
Per contattarci: info@edizionidbs.it