Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 13 × 20 cm |
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Pagine |
€15,00
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa
Dimensioni | 13 × 20 cm |
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Verica Janeva, in 47 brevi racconti carichi di sentimenti e di nostalgia, descrive l’odissea di una famiglia costretta ad emigrare dal profondo Sud della ex Jugoslavia al nord. Attraverso gli occhi e l’animo innocente di bambina traccia un quadro di ricordi, sacrifici e rinunce. Ormai adolescente si troverà costretta, causa lo scoppio della guerra nei Balcani, ad abbandonare la famiglia e quelle poche certezze costruite a fatica. Ed eccola ripartire e reinventarsi un nuovo futuro in Italia alla ricerca delle opportunità del “Nord capitalista”, dove ogni sogno appare raggiungibile. I tratti ironici lasciano trasparire un vissuto sofferto e un disperato e melanconico tentativo di ricerca delle proprie irrinunciabili radici, della propria storia e di un mondo amato e perduto in un passato non troppo remoto.
La prefazione di Alberto Pacher – Presidente del Villaggio del Fanciullo Sos di Trento – ricorda come sia possibile, leggendo il libro, udire l’eco di migliaia di altre storie, storie di partenze, di migrazioni alla ricerca di una nuova terra in cui sentirsi a casa. E continua “Milioni di persone, bambini e bambine lasciano il sud del mondo, o meglio uno dei tanti sud che segnano ogni paese o continente, spinti da una ricerca di condizioni migliori di vita, di nuove possibilità, spesso di maggiore riconoscimento dei propri diritti.
Una parte del ricavato dalla vendita del volume sarà devoluto all’Associazione il Villaggio del Fanciullo di Trento.
Note sull’autrice:
Verica Janeva si laurea in canto presso il Conservatorio di Musica di Riva del Garda e in Sociologia all’Università di Trento, successivamente consegue il Dottorato di ricerca in pedagogia e didattica all’Università del litorale di Capodistria. Tra le sue opere ricordiamo “Trasformare il corpo in uno strumento” (2012), “Habitus operistico”, Verona QuiEdit; Some of the Challenger of Education Opera Singers in Italy; “Glasbeno Pedagoski Zbornik”, Lubiana: Academy of Music in Ljubljana (2014)
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
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