Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 15 × 23 cm |
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Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
€13,50
Una storia d’amore e di gelato tra Dolomiti zoldane, Inghilterra e Spagna: una grande saga familiare sullo sfondo del secondo conflitto mondiale e degli anni successivi.
Dimensioni | 15 × 23 cm |
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Una storia d’amore e di gelato tra le Dolomiti zoldane, Inghilterra e Spagna: una grande saga familiare sullo sfondo del secondo conflitto mondiale e degli anni successivi che ha per protagonisti Harry e Marina. Lui, nobile inglese fresco di laurea a Cambridge e figlio di un generale eroe di guerra, lei figlia di gelatieri zoldani emigrati in Spagna, cresciuta lavorando nella gelateria dei genitori a Cadice. Due universi differenti che per uno strano intreccio del caso si incontrano cambiando i destini di entrambi.
Una vicenda bella come un romanzo ma vera: il libro si ispira infatti alla storia dei genitori dell’autrice e a delle vecchie fotografie trovate per caso. Da oltre vent’anni residente negli Stati Uniti M.Z. Fairtlough ha unito racconti di famiglia, ricordi personali, testimonianze e documenti storici ritrovati in musei e archivi come il Royal Artillery Museum, l’Imperial War Museum e il National Probate Office di Londra.
Il risultato è un racconto che, al di là della vicenda personale dei due protagonisti, ben documenta cosa furono fenomeni come l’emigrazione, lo spopolamento montano, l’epopea dei gelatieri zoldani. Con grande onestà l’autrice ha saputo raccontare il coraggio, l’intraprendenza, la passione di chi a inizio Novecento cercò fortuna fuori Italia, ed ha saputo rendere tangibile la percezione di un vero e proprio patrimonio di conoscenze a cui i nostri emigranti diedero forma.
M.Z. Fairtlough ne offre alcuni assaggi dedicando nel libro spazi di approfondimento a vecchie ricette, oppure riportando curiosità ed aneddoti di vita quotidiana ma emblematici per far comprendere quanto i nostri emigranti seppero davvero crearsi una propria cultura, in cui trovavano voce in modo armonioso la terra di origine e quella che li aveva accolti.
Scrive a questo proposito Michelangelo Corazza: “ è un libro che può’ entrare in ogni casa perché aggiunge una preziosa tessera al mosaico dell’emigrazione: quella zoldana, ma non solo”.
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
Per contattarci: info@edizionidbs.it
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