Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
---|---|
Dimensioni | 26 × 18 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato |
€18,00
1 disponibili
Caterina Cornaro: storia di una donna, fondamentalmente sola.
Visse una vita di apparente lusso e sfarzo, ma permeata di profonda malinconia che nessuno, all’epoca riuscì a comprendere
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 26 × 18 cm |
Anno | |
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L’autrice Giovannina Pasqualotto torna ai lettori con un nuovo volume, narrando la storia di Caterina Cornaro
L ‘autrice approfondisce la storia di una donna veneziana che fin da bambina l’ha sempre incuriosita. È una storia affascinante, che ha dell’incredibile, sembra inventata, invece è vera: regina di Cipro, Signora di Asolo, amava Altivole, dove costruì il Barco “Paradiso”.
Caterina Cornaro visse a cavallo tra il 1400 e il 1500, un periodo storico complesso, dove la Repubblica di Venezia dirompeva per potenza, grandezza, con un governo stabile e organizzato. Molteplici gli argomenti trattati, portando il lettore a scoprire amicizie, matrimoni, intrighi, complotti e la vita di una donna veneziana, morta a 56 anni, che nonostante lo sfarzo in cui visse, da morta vestiva un saio da francescana. La storia ancora ai nostri giorni incuriosisce ed è bello riscoprirla.
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Dopo la versione italiana del volume andata esaurita, Verica propone anche la versione in inglese per poter raggiungere ancora più lettori. Di qualsiasi lingua, di qualsiasi etnia o colore tutti abbiamo bisogno di un porto sicuro.
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa.
Quando si diffuse nell’ottobre del 1917 la notizia della rotta di Caporetto, anche tra le genti nel Bellunese sorse il panico per una imminente invasione dell’esercito austro-tedesco. Purtroppo quella non rimase solo una sensazione, poichè nei primi giorni di novembre, le truppe si insediarono nelle vallate e per la prima volta i Bellunesi si trovarono la guerra letteralmente in casa.
Gianni Viel crede fortemente che il terreno teatro di questa battaglia, trattenga segni e tracce visibili di quanto i nostri predecessori hanno subito in quei giorni tragici. Lo stesso recupera materiali, ma pulisce anche i luoghi dalla vegetazione infestante e posiziona tabelle indicative per chi volesse avventurarsi in quei luoghi.
L’incontro con Giorgio Tosato ha permesso di contestualizzare l’argomento anche da un punto di vista storico grazie all’utilizzo di materiali documentali e la capacità narrativa dello stesso autore di molti libri sulla Grande Guerra
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