Informazioni aggiuntive
Peso | 0,624 kg |
---|---|
Dimensioni | 15 × 21 cm |
Autore | Aldo De Zordi, Liana Chiodero, Lucio Faccin, Pierangelo Verri |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
€18,70
69 disponibili
Cercate una guida alle arrampicate di moda? Allora questo non è il libro che fa per voi. “Passione verticale. Settanta arrampicate scelte in Dolomiti” è dedicato alle ascese meno note, su tracciati insoliti e selvaggi, dove la sfida alla conquista delle cime va di pari passo con il brivido di essere tra i pochi ad averla compiuta.
Gli autori sono quattro appassionato scalatori delle vette Dolomitiche: Pierangelo Verri, Liana Chiodero, Lucio Faccin e Aldo De Zordi, tutti veneti e residenti nella zona del trevigiano.
“L’obiettivo – spiegano – è di far scoprire attraverso la nostra esperienza gli itinerari più ricchi d’avventura delle Dolomiti: quelli meno noti, quelli della porta accanto. Spinti da questa idea comune è iniziato un lavoro di ricerca, di ripetizioni, di nuove aperture per giungere poi alla messa su carta. Il tutto con il piacere di trasmettere ad altri le nostre idee ed i nostri “gusti” in fatto di arrampicata, di alpinismo”.
Peso | 0,624 kg |
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Dimensioni | 15 × 21 cm |
Autore | Aldo De Zordi, Liana Chiodero, Lucio Faccin, Pierangelo Verri |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
Cercate una guida alle arrampicate di moda? Allora questo non è il libro che fa per voi. “Passione verticale. Settanta arrampicate scelte in Dolomiti” è dedicato alle ascese meno note, su tracciati insoliti e selvaggi, dove la sfida alla conquista delle cime va di pari passo con il brivido di essere tra i pochi ad averla compiuta.
Gli autori sono quattro appassionato scalatori delle vette Dolomitiche: Pierangelo Verri, Liana Chiodero, Lucio Faccin e Aldo De Zordi, tutti veneti e residenti nella zona del trevigiano.
“L’obiettivo – spiegano – è di far scoprire attraverso la nostra esperienza gli itinerari più ricchi d’avventura delle Dolomiti: quelli meno noti, quelli della porta accanto. Spinti da questa idea comune è iniziato un lavoro di ricerca, di ripetizioni, di nuove aperture per giungere poi alla messa su carta. Il tutto con il piacere di trasmettere ad altri le nostre idee ed i nostri “gusti” in fatto di arrampicata, di alpinismo”.
Le salite interessano tutto l’arco dolomitico: Alpi Feltrine, Monti del Sole, Schiara, San Sebastiano, Pale di San Martino, Pale di San Lucano, Moiazza, Dolomiti di Zoldo, Civetta, Pelmo, Antelao, Dolomiti Ampezzane, Catinaccio, Gruppo del Sella, Sassolungo, Alpi Carniche. Ogni itinerario comprende una scheda tecnica con grado di difficoltà, dislivello, sviluppo e tempo di salita, la descrizione del percorso con punti di partenza, accesso e note sulla discesa, foto della parete con il tracciato presentato e schizzo della stessa per aiutare meglio a comprendere dove e come sale la via utilizzando la simbologia UIAA classica e gradando per tiro senza tralasciare i singoli passaggi.
Ad accompagnare queste informazioni sono i racconti delle salite compiute dai quattro autori: un modo per condividere con il lettore l’emozione della salita e per affermare, una volta in più, l’incomparabile piacere di uno sport che è autentica sfida dell’uomo a se stesso. Come affermano infatti gli autori, citando Royal Robbins, “Scalare non serve a conquistare le montagne, le montagne restano immobili, siamo noi che dopo un’avventura non siamo più gli stessi”.
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
Per contattarci: info@edizionidbs.it
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