Informazioni aggiuntive
Peso | 0,824 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
€17,00
Vette Feltrine, Cimonega, Pizzocco, Monti del Sole, Schiara, Talvena, Massiccio del Monte Zelo, Tàmer-San Sebastiano.
Scrive nell’introduzione Enrico Vettorazzo, del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi: “Esistono ancora ampie zone dolomitiche estranee ai flussi del turismo di massa: tra queste il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è certamente una delle più estese ed affascinanti. Il volume che avete tra le mani, scritto con grande cura e passione da Fabio Donetto, vi guiderà alla scoperta di questa oasi silenziosa di quasi 32.000 ettari, lungo percorsi poco battuti, certo spesso impegnativi fisicamente, ma che consentono di riassaporare il fascino antico e altrove, purtroppo, perduto delle Dolomiti.
Peso | 0,824 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Vette Feltrine, Cimonega, Pizzocco, Monti del Sole, Schiara, Talvena, Massiccio del Monte Zelo, Tàmer-San Sebastiano.
Scrive nell’introduzione Enrico Vettorazzo, del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi: “Esistono ancora ampie zone dolomitiche estranee ai flussi del turismo di massa: tra queste il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è certamente una delle più estese ed affascinanti. Il volume che avete tra le mani, scritto con grande cura e passione da Fabio Donetto, vi guiderà alla scoperta di questa oasi silenziosa di quasi 32.000 ettari, lungo percorsi poco battuti, certo spesso impegnativi fisicamente, ma che consentono di riassaporare il fascino antico e altrove, purtroppo, perduto delle Dolomiti.
Una guida per chi, come lo stesso autore, non ama la “strada principale” e si avvicina alla montagna con rispetto. Un rispetto certamente indispensabile quando ci si muove, come in questo caso, all’interno di un’area protetta, ma che deve essere praticato anche all’esterno dei confini, spesso troppo angusti, dei Parchi. L’auspicio è che anche una guida escursionistica come questa possa essere uno strumento per promuovere una “cultura naturalistica” diffusa perché, oggi più che mai, come scrive Roger Payne, “il mondo selvatico aspetta l’amicizia dell’umanità”.
INDICE
Cartina pag. 10
Tavola riassuntiva degli itinerari 11
Introduzione 13
Prefazione 15
Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi 19
Geografia e territorio 19
Flora e fauna 22
Storia e cultura 23
Itinerari natura e tematici 26
Centri Visitatori e Punti Informazione 29
Aspetti sociali, economici e ambientali 30
Accesso 32
Note Tecniche e Logistica 33
Equipaggiamento 43
Primo Socc orso 47
Punti di Appoggio e attrezzature turistiche 55
ITINERARI
Le Vette Feltrine 75
Itinerario n. 1 – R ifugio Vederna 77
L’ultimo orso
Itinerario n 2 – R ifugio Giorgio Dal Piaz – Busa delle Vette 83
L’Alchemilla lasenii
Itinerario n 3 – Val di Lamén 89
Il Narciso
Itinerario n 4 – Valle di San Martino – Pian dei Violini 96
La chiesetta di San Martino
L e calchère
Itinerario n 5 – Malga Ramezza Alta 106
Itinerario n 6 – Malga Piétena 112
La Piazza del Diavolo
Itinerario n 7 – F orcella di San Mauro 118
Itinerario n 8 – F orcella dei Gai – Forcella Scarnia – Col d’Istiaga 123
Il Giglio Rosso ed il Giglio Martagone
Cimonega 129
Itinerario n 9 – Val Canzoi – Sentiero Natura 131
Itinerario n 10 – Passo di Finestra – Rifugio Bruno Boz – Passo Alvis 142
Il Mirtillo Nero
Itinerario n 11 – Casera Cimonega 149
Pizzocc o – Tre Pietre – Erèra Brendòl – Agnelezze 155
Itinerario n 12 – E rèra – Brendòl – Piani Eterni 157
Il Pino Mugo
Itinerario n 13 – Chiesetta di San Mauro in Val Scura 164
La leggenda della chiesetta di San Mauro
Itinerario n 14 – Sass da Porta – Bosc dei Buoi 168
La chiesetta di Sant’Agapito
Itinerario n 15 – Passo di Forca 174
Racconti popolari, miti e leggende sulle fantastiche creature dei boschi.
Itinerario n 16 – Bivacco Palìa – Rifugio Casera Ere 180
Il Ciclamino
Itinerario n 17 – Monte Sperone 187
Itinerario n 18 – Valle del Mis – Vallone di Campotorondo 191
Il Lampone
California del Mis e le Miniere di Vallalta
Monti del Sole – Ferùch 211
Itinerario n 19 – Da Candàten al Lago di Vedana 214
Gli antichi ospizi della Val Cordevole
Itinerario n 20 – R icovero forestale de le Mandre 220
Il Forte di San Martino
Laghi antichi e recenti delle valli del Vanoi, del Primiero e del Cordevole
Le miniere di Valle Imperina
Schiara – Pelf – Talvena – Massiccio del Monte Zelo 233
Itinerario n 21 – Val Vescovà – Rifugio Furio Bianchet – Forcella La Varetta 238
Itinerario n 22 – L a strada militare del Róit 247
L’Erica carnea
Le opere militari italiane sui monti del Feltrino, dell’Agordino e del Cadore
Itinerario n 23 – L a mulattiera dei Cartifài 257
Itinerario n 24 – Creste degli Scalabràs – Cima Valaràz 262
Il Rododendro ferrugineo
I l Bait de Fòlega
Itinerario n 25 – F orcella Pis Pilon – Rifugio 7° Alpini – Valle dell’Ardo 270
Altre esc ursioni 281
Itinerario n 26 – F orcella Moschesìn 282
Itinerario n 27 – Val Giasinozza 288
Itinerario n 28 – F orcella Palughet 291
Escursioni in Mountain Bike 295
Bibliografia 301
Recapiti Utili 303
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
Per contattarci: info@edizionidbs.it
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