Informazioni aggiuntive
Peso | 0,606 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
€12,75
Scrive l’autore: “Questo libro è stato pensato, ideato e scritto nella speranza di fare cosa utile e gradita a tutti coloro che amano la montagna ed in particolare a tutta quella numerosa fascia di escursionisti medi desiderosi di conoscere nuovi percorsi alternativi che, fortunatamente risparmiati dal “rumoroso” transito delle “solite vie estive”, offrono la preziosa ed oramai rara opportunità di poter godere dei silenzi e della superba bellezza di ambienti alpini ancora naturali ed incontaminati.
Proprio per cercare di offrire al lettore diverse scelte, sono state prese in considerazione varie zone che, nel caso specifico, per posizione, interesse o difficoltà possono essere più o meno consone alle proprie esigenze personali. Sono zone adiacenti e naturalmente consecutive sia dal punto di vista geografico che storico, legate spesso fra di loro da un comune filo conduttore che si identifica nel titolo stesso della guida, letteralmente inteso come trekking e vagabondaggio nei luoghi della Grande Guerra.
Peso | 0,606 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Scrive l’autore a proposito degli itinerari: “Questo libro è stato pensato, ideato e scritto nella speranza di fare cosa utile e gradita a tutti coloro che amano la montagna ed in particolare a tutta quella numerosa fascia di escursionisti medi desiderosi di conoscere nuovi percorsi alternativi che, fortunatamente risparmiati dal “rumoroso” transito delle “solite vie estive”, offrono la preziosa ed oramai rara opportunità di poter godere dei silenzi e della superba bellezza di ambienti alpini ancora naturali ed incontaminati.
Proprio per cercare di offrire al lettore diverse scelte, sono state prese in considerazione varie zone che, nel caso specifico, per posizione, interesse o difficoltà possono essere più o meno consone alle proprie esigenze personali. Sono zone adiacenti e naturalmente consecutive sia dal punto di vista geografico che storico, legate spesso fra di loro da un comune filo conduttore che si identifica nel titolo stesso della guida, letteralmente inteso come trekking e vagabondaggio nei luoghi della Grande Guerra.
Con la dovuta prudenza e nel rispetto dei propri limiti, saranno itinerari senz’altro entusiasmanti ed istruttivi, ma soprattutto, saranno l’incontro con i segni di una guerra assurda combattuta sulle rocce, sulle cenge franose, nei canaloni ghiacciati, sui nevai e sulle pareti strapiombanti: una guerra dove spesso il vero nemico non era rappresentato dai soldati dell’altra bandiera, ma dalle molteplici difficoltà di un ambiente ostile ed estremo in cui il Generale Inverno con le sue abbondanti nevicate, le temperature polari, le bufere e le tormente di neve e di ghiaccio e le valanghe causò molti più morti che gli scontri armati.
Tutti gli itinerari descritti hanno la durata di un solo giorno, non sono generalmente molto impegnativi e non richiedono particolari attrezzature. I pochi tratti veramente esposti e in ogni caso dotati d’infissi, presenti in qualche escursione, sono talmente brevi da non richiedere nessun set da ferrata. è comunque sempre bene ricordare che la montagna va in ogni caso rispettata e mai sottovalutata, nemmeno nei percorsi più facili. Nel caso poi che si vogliano visitare vecchie postazioni militari, ma soprattutto caverne, gallerie o vecchie fortificazioni, è necessaria la massima prudenza”.
Seconda edizione riveduta e corretta.
INDICE
Quadro d’insieme pag. 10
INTRODUZIONE 13
NOTE TECNICHE 17
ITINERARI
MASSICCIO DEL GRAPPA pag. 27
SETTORE NORD ORIENTALE
Itinerario n. 1 – Cima Grappa – Monte Valderoa 29
Val Calcino
Itinerario n. 2 – Monte Spinoncia 33
Valle di Prada e Valle di Schievenin
Itinerario n. 3 – Stalle di Paoda 37
Itinerario n. 4 – Forcella D’Avien 40
Itinerario n. 5 – Schievenin – Forcella Alta 45
Itinerario n. 6 – Stalle Cinespa 48
Valle del Piave
Itinerario n. 7 – Monte Tomatico 51
Itinerario n. 8 – Monte Cornella 55
SETTORE ORIENTALE
Itinerario n. 9 – Punta Brendai – Castel Cesil – Monte Pallone 59
SETTORE SETTENTRIONALE
Val dei Lebi e Val delle Bocchette
Itinerario n. 10 – Cima Grappa – Ca’ Tasson – Val delle Bocchette 62
SETTORE OCCIDENTALE
Itinerario n. 11 – Col San Giovanni 67
PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI pag. 71
GRUPPO DELLA SCHIARA E DELLA TALVENA
Val Vescovà
Itinerario n. 12 – Val Vescovà – Rifugio F. Bianchet 73
Valle dell’Ardo
Itinerario n. 13 – Forcella Pis Pilon – Rifugio 7° Alpini 77
GRUPPO DEL PIZZOCCO
Valle del Mis
Itinerario n. 14 – Valle del Mis – Campotorondo 80
Valle di Sant’Agapito
Itinerario n. 15 – Sass da Porta – Bosc dei Buoi 84
Val Veses e Val Brentaz
Itinerario n. 16 – Rifugio Casera Ere 89
8
GRUPPO DEL CIMONEGA
Val Canzoi
Itinerario n. 17 – Casera Cimonega pag. 93
Itinerario n. 18 – Piani Eterni 98
Itinerario n. 19 – Forcelletta – Forcella di Scarnia 102
LE VETTE FELTRINE
Val Cismon
Itinerario n. 20 – Monte Vederna – Rifugio Vederna 106
Itinerario n. 21 – Monte Totoga 110
Itinerario n. 22 – Passo di Sant’Antonio – Rifugio Dal Piaz 113
LAGORAI pag. 117
Val Lozen
Itinerario n. 23 – Lago Giarine 121
Itinerario n. 24 – Forcella Scanaiol 124
Itinerario n. 25 – Forcella Folga 127
Itinerario n. 26 – Cima Valsorda 130
Val Cia
Itinerario n. 27 – Forcella di Val Regana 136
Itinerario n. 28 – Lago Reganel 139
Itinerario n. 29 – Passo Sadole 144
Itinerario n. 30 – Lago Nero 148
Itinerario n. 31 – Bivacco Pront 152
Cime di Tolvà
Itinerario n. 32 – Passo Brocon – Laghi di Lastè 154
Val Malene
Itinerario n. 33 – Forcella Magna 158
Val Campelle
Itinerario n. 34 – Forcella Montalon – Forcella di Valsorda 164
Itinerario n. 35 – Laghetti di Val d’Inferno 169
Itinerario n. 36 – Passo Cinque Croci – Laghetti Lasteati 173
Itinerario n. 37 – Lago di Nassere 178
Itinerario n. 38 – Forcella del Dogo – Forcella Ravetta 182
Itinerario n. 39 – Croz di Primalunetta 188
Val Calamento
Itinerario n. 40 – Monte Setole – Cima di Valpiana 193
BIBLIOGRAFIA pag. 199
CARTOGRAFIA 201
RECAPITI UTILI 203
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
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