Informazioni aggiuntive
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€4,00
Aperto nel 1978, si caratterizza per un percorso espositivo che segue il filo evolutivo della vita sulla terra e che partendo dai fossili e dalle teorie sull’origine della vita, segue l’evoluzione dagli invertebrati all’uomo con ampi spazi dedicati tra gli altri ai mammiferi dell’ultima glaciazione rinvenuti in area veneta (mammut e orso delle caverne) e alla storia dell’uomo vista attraverso le scoperte: dalla scheggiatura della pietra alla scrittura.
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Aperto nel 1978, si caratterizza per un percorso espositivo che segue il filo evolutivo della vita sulla terra e che partendo dai fossili e dalle teorie sull’origine della vita, segue l’evoluzione dagli invertebrati all’uomo con ampi spazi dedicati tra gli altri ai mammiferi dell’ultima glaciazione rinvenuti in area veneta (mammut e orso delle caverne) e alla storia dell’uomo vista attraverso le scoperte: dalla scheggiatura della pietra alla scrittura.
Spiega l’autore, che è anche il direttore del museo: questo museo “nasce non solo per una storia locale, ma anche per una capillare sensibilizzazione ai problemi di tutela e conservazione del patrimonio paleontologico, archeologico, naturalistico e antropologico. Oltre alle raccolte del Centro Montelliano Ricerche oggi il museo è arricchito da materiali provenienti dalle collezioni Krüll e Centro Studi Ricerche Ligabue, inoltre ancora oggi molti materiali sono consegnati dai ricercatori locali coinvolti in vario modo nell’operazione museale, tra cui ricordiamo le pazienti ricerche del prof. Savino Gola e del dott. Luciano Pasqualetto. Il museo di Crocetta, è il risultato di un lungo lavoro preparatorio che ha permesso un’operazione culturale non improvvisata e che ha continuato nel tempo senza interruzione fino all’apertura della nuova sede proiettata verso l’idea di ecosistema museale”.
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Dopo la versione italiana del volume andata esaurita, Verica propone anche la versione in inglese per poter raggiungere ancora più lettori. Di qualsiasi lingua, di qualsiasi etnia o colore tutti abbiamo bisogno di un porto sicuro.
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa.
Quando si diffuse nell’ottobre del 1917 la notizia della rotta di Caporetto, anche tra le genti nel Bellunese sorse il panico per una imminente invasione dell’esercito austro-tedesco. Purtroppo quella non rimase solo una sensazione, poichè nei primi giorni di novembre, le truppe si insediarono nelle vallate e per la prima volta i Bellunesi si trovarono la guerra letteralmente in casa.
Gianni Viel crede fortemente che il terreno teatro di questa battaglia, trattenga segni e tracce visibili di quanto i nostri predecessori hanno subito in quei giorni tragici. Lo stesso recupera materiali, ma pulisce anche i luoghi dalla vegetazione infestante e posiziona tabelle indicative per chi volesse avventurarsi in quei luoghi.
L’incontro con Giorgio Tosato ha permesso di contestualizzare l’argomento anche da un punto di vista storico grazie all’utilizzo di materiali documentali e la capacità narrativa dello stesso autore di molti libri sulla Grande Guerra
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