Informazioni aggiuntive
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
EAN | |
Anno | |
Autore | |
Formato | |
Pagine |
€13,30
Esaurito
Le prealpi trevigiane e bellunesi sono terre di miti: racconti popolati da personaggi della tradizione orale contadina ma anche da uomini e donne le cui vite sono state così incredibili da sembrare quasi immaginate. Lo sa bene Danilo Stramare che a questi luoghi ha dedicato questo libro. Non è una guida, anche se l’autore divide la sua narrazione in giornate di cammino offrendo indicazioni preziose – dislivelli, tempi di percorrenza, difficoltà, itinerario – a chi volesse ripercorrere i suoi passi. Il libro è piuttosto un racconto fatto di aneddoti, leggende, tradizioni che ha per filo conduttore il paesaggio: bellissimo, a tratti antropizzato ma sempre capace di svelarsi in una sorprendente varietà di flora e fauna.
Peso | 1 kg |
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Dimensioni | 16,5 × 23,5 cm |
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Prealpi Bellunesi e Trevigiane: escursione in una terra d’incanti
Le prealpi trevigiane e bellunesi sono terre di miti: racconti popolati da personaggi della tradizione orale contadina ma anche da uomini e donne le cui vite sono state così incredibili da sembrare quasi immaginate. Lo sa bene Danilo Stramare che a questi luoghi ha dedicato il suo ultimo libro, “Dolci montagne. Percorso paesaggistico e sentimentale lungo le Prealpi Bellunesi e Trevigiane”. Non è una guida, anche se l’autore divide la sua narrazione in giornate di cammino offrendo indicazioni preziose – dislivelli, tempi di percorrenza, difficoltà, itinerario – a chi volesse ripercorrere i suoi passi. Il libro è piuttosto un racconto fatto di aneddoti, leggende, tradizioni che ha per filo conduttore il paesaggio: bellissimo, a tratti antropizzato ma sempre capace di svelarsi in una sorprendente varietà di flora e fauna.
Ad accompagnare l’autore nel suo andare è l’amico Gianni Guarnieri, come lui innamorato di queste montagne considerate minori al cospetto delle più imponenti Dolomiti e che per questo hanno avuto il privilegio di essere meno frequentate. “Qui – spiega l’autore – il viaggiatore può ritrovare silenzio e solitudine che regalano i percorsi ad alta quota, ma senza dover affrontare salite impervie e impegnative. Queste montagne sono dolci, appunto, percorribili con tranquillità anche dai meno allenati”.
Si parte da Milies, antico borgo segusinese delle Prealpi Trevigiane che sovrasta la valle di Stramare (TV), e da qui in cinque tappe si giunge fino a Col Visentin, alle porte di Belluno. Ad accompagnare il lettore tante foto, tutte a colori, che regalano squarci su animali, architetture, scenari, ambienti.
“È un percorso che merita davvero di essere definito Via delle Prealpi – spiega Stramare – adatto sia a camminatori che per escursioni a cavallo, con i cani, le biciclette o con gli sci d’alpinismo. E’ così bello e ricco che lo ameranno anche i bambini: e per genitori o nonni sarà l’occasione per aiutarli a scoprire il mistero della loro terra. I luoghi della nostra memoria sono in fondo parte di quel che siamo: noi e i nostri figli”.
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Dopo la versione italiana del volume andata esaurita, Verica propone anche la versione in inglese per poter raggiungere ancora più lettori. Di qualsiasi lingua, di qualsiasi etnia o colore tutti abbiamo bisogno di un porto sicuro.
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa.
Quando si diffuse nell’ottobre del 1917 la notizia della rotta di Caporetto, anche tra le genti nel Bellunese sorse il panico per una imminente invasione dell’esercito austro-tedesco. Purtroppo quella non rimase solo una sensazione, poichè nei primi giorni di novembre, le truppe si insediarono nelle vallate e per la prima volta i Bellunesi si trovarono la guerra letteralmente in casa.
Gianni Viel crede fortemente che il terreno teatro di questa battaglia, trattenga segni e tracce visibili di quanto i nostri predecessori hanno subito in quei giorni tragici. Lo stesso recupera materiali, ma pulisce anche i luoghi dalla vegetazione infestante e posiziona tabelle indicative per chi volesse avventurarsi in quei luoghi.
L’incontro con Giorgio Tosato ha permesso di contestualizzare l’argomento anche da un punto di vista storico grazie all’utilizzo di materiali documentali e la capacità narrativa dello stesso autore di molti libri sulla Grande Guerra
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