Informazioni aggiuntive
Peso | 0,709 kg |
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Dimensioni | 22,5 × 22,5 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine |
€13,60
Esaurito
I soldati e le popolazioni nella zona del fronte del Col di Lana durante la Grande Guerra: sono loro i protagonisti di questa pubblicazione dell’Union dei Ladins da Fodom. Progettata e curata da Luciana Palla e Raffaele Irsara a complemento della mostra “Vicende di guerra sulle Dolomiti (1914/18)” il libro contiene una preziosa selezione di rare fotografie provenienti da diverse fonti.
Peso | 0,709 kg |
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Dimensioni | 22,5 × 22,5 cm |
Autore | |
Anno | |
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Prima guerra mondiale. I soldati e le popolazioni nella zona del fronte del Col di Lana durante la Grande Guerra: sono loro i protagonisti di questa pubblicazione dell’Union dei Ladins da Fodom. Progettata e curata da Luciana Palla e Raffaele Irsara a complemento della mostra “Vicende di guerra sulle Dolomiti (1914/18)” il libro contiene una preziosa selezione di rare fotografie provenienti da diverse fonti: Archivio della guerra di Vienna, Archivio della guerra di Monaco, Archivio Tamis, Museo storico della guerra di Rovereto, Museo storico di Trento, oltre a numerose raccolte private. L’opera è impreziosita dai saggi e dagli approfondimenti di Guglielmo Gabrielli, Robert Striffler, Celestino Vallazza che contribuiscono a raccontare da una prospettiva inedita la prima guerra mondiale e quel che essa rappresentò per le persone e per i territori.
In “Vicende di guerra sulle Dolomiti (1914 – 1918)” si ricostruiscono non solo gli avvenimenti strettamente militari legati ai lunghi combattimenti su questa linea del fronte avente al suo centro il Col di Lana, ma anche i più vari aspetti della Grande Guerra che hanno sconvolto la vita intera della popolazione: dalla lunga marcia degli uomini inquadrati nell’esercito austro-ungarico sino in Galizia e sui Carpazi nell’agosto del 1914, all’esodo in massa dalla valle, alla sorte dei prigionieri ladini in Russia e russi nella Ladinia, alle distruzioni immani che le fotografie così bene ci documentano. Si è cercato cioè di dare un quadro globale della prima guerra mondiale sulle Dolomiti e di quello che ha significato per chi l’ha vissuta. Per le valli ladine, trentine e tirolesi la guerra scoppio già nel 1914. Il confine militare austriaco sulle Dolomiti collegava ad anfiteatro le cime delle montagne: Lagorai, Monzoni, Marmolada, Padon, Col di Lana, Settsass, Lagazuoi, Tofane. Le Dolomiti assursero a mito, non solo per il sangue che vi si sparse ma per la caratteristica della guerra di alta montagna che non contrapponeva anonimamente esercito ad esercito come nelle pianure del fronte russo, ma uomo ad uomo evidenziandone il valore e premiando il gesto individuale.
Anche per comprendere meglio questo, il libro “Vicende di guerra sulle Dolomiti (1914 – 1918)” è un’opera da non perdere.
Illustrazioni: b/n
“Per tanti anni la storia
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
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