Informazioni aggiuntive
Peso | 0,136 kg |
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Dimensioni | 11 × 16 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
€5,10
Esaurito
Escursioni con note storiche lungo il fronte italo-austriaco 1915-1917
Sulle tracce della Grande Guerra: l’autore, che da molti anni frequenta i monti del Veneto e del Trentino, invita l’escursionista a percorrere e a scoprire luoghi, vie e sentieri teatro del primo conflitto mondiale che, oggi racchiusi in una grandiosa cornice dolomitica, costituiscono il più grande Museo all’aperto del primo conflitto attualmente esistente nelle Alpi.
Peso | 0,136 kg |
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Dimensioni | 11 × 16 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN | |
Collana |
Escursioni con note storiche lungo il fronte italo-austriaco 1915-1917
Sulle tracce della Grande Guerra: l’autore, che da molti anni frequenta i monti del Veneto e del Trentino, invita l’escursionista a percorrere e a scoprire luoghi, vie e sentieri teatro del primo conflitto mondiale che, oggi racchiusi in una grandiosa cornice dolomitica, costituiscono il più grande Museo all’aperto del primo conflitto attualmente esistente nelle Alpi.
Scrive l’autore Dabio Donetto: “In questa piccola guida sono proposti alcuni itinerari ad anello e non che per zona, interesse e diffi coltà sono in gran parte adatti a tutti. Con la dovuta prudenza, con l’opportuno abbigliamento e sempre nel rispetto dei propri limiti e delle più fondamentali norme di sicurezza, saranno itinerari senz’altro entusiasmanti ed istruttivi e, oltre che con la natura, saranno l’incontro con i segni di una guerra assurda combattuta sulle rocce, sulle cenge franose, nei canaloni ghiacciati, sui nevai e sulle pareti strapiombanti.
I cospicui resti di trincee, ricoveri, postazioni, camminamenti ed impressionanti gallerie della Grande Guerra che ovunque abbondano sulle Tofane, sul Lagazuoi Piccolo, sul Sass di Stria, sul Siéf e sul Col di Lana, rimangono ad eloquente monumento di quella tragica ed epica lotta spesso combattuta in condizioni ambientali estreme a più di 2000 metri di quota: un emozionante ritorno al passato, dentro al Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, sempre accompagnato da ampi e superbi panorami e da una grandiosa e stupenda cornice di superbe crode dolomitiche percorse da innumerevoli sentieri, strade, mulattiere e da belle vie ferrate ed ancora da fantastiche piste da sci: angoli ed occasioni uniche ed indimenticabili per l’escursionista, l’alpinista e lo sciatore.
Gli itinerari con note storiche sulla Grande Guerra proposti non sono chiaramente esaustivi di tutte le escursioni che possono essere pianificate nell’ambito delle zone trattate, ma ne costituiscono senz’altro un buon approccio per una migliore e più profonda conoscenza storica e naturalistica. I vari percorsi opportunamente valutati consentono inoltre di effettuare numerose e personali varianti nell’ambito della vasta rete sentieristica presente nei dintorni dei passi Falzarego e di Valparola.
Tutti gli itinerari descritti si completano con un massimo di 6-8 ore, non sono generalmente molto impegnativi e non richiedono particolari attrezzature se non nei casi opportunamente segnalati (cordino e moschettoni, caschetto, torcia elettrica); ovviamente data l’altitudine sono realizzabili indicativamente da giugno ad ottobre e sempre con appropriata preparazione, prudenza ed abbigliamento.
Nel caso poi che si vogliano visitare vecchie postazioni militari, ma soprattutto caverne, gallerie o vecchie fortifi cazioni, è necessaria la massima prudenza. Come già accennato sono proposte soltanto escursioni giornaliere che contemplano un percorso ad anello oppure, qualora questo non sia possibile, l’andata ed il ritorno per la stessa via.
Per facilitare la lettura di ogni itinerario, lo stesso è preceduto da una serie di informazioni tecniche che, opportunamente valutate, possono consentire a ciascun escursionista di scegliere il tipo di itinerario più adatto alle sue capacità ed esigenze”.
INDICE
Introduzione
COL DI LANA
1 – Il Col di Lana dal Passo di Valparola
2 – Il Col di Lana da Pieve di Livinallongo
3 – Il Castello di Andraz
LAGAZUOI-TOFANE
4 – Il Sass de Stria
La breve conquista del Sasso di Stria
5 – La Selletta del Sass de Stria
La Galleria Goiginger
6 – La Galleria del Lagazuoi Piccolo
La Galleria di Mina
La Cengia Martini
7 – L’anello di Cima Falzarego e del Col dei Bos
La Roccia del Terrore e il Sasso Misterioso
8 – La Forcella di Fontananegra
La Scala del Minighel
9 – Il Rifugio Nuvolau
10 – Le Cinque Torri
11 – L’anello dell’Alpe Potor
Numeri utili e cartografia
Illustrazioni: colore
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
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