Informazioni aggiuntive
Peso | 0.537 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
Anno | |
Formato | |
Pagine | |
EAN |
€12,00 €10,20
Ottobre 1917, grande guerra: la vita di tre famiglie delle Prealpi trevigiane – Stramare detti Theconet, Lio detti Croda e Zanella – viene stravolta dai fatti che seguono la disfatta italiana di Caporetto. La loro tranquilla quotidianità diventa paura e incertezza, in una fuga che le porterà esuli per un anno in terra friulana.
Peso | 0.537 kg |
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Dimensioni | 16 × 23 cm |
Autore | |
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EAN |
Ottobre 1917, grande guerra: la vita di tre famiglie delle Prealpi trevigiane – Stramare detti Theconet, Lio detti Croda e Zanella – viene stravolta dai fatti che seguono la disfatta italiana di Caporetto. La loro tranquilla quotidianità diventa paura e incertezza, in una fuga che le porterà esuli per un anno in terra friulana.
Danilo Stramare, già sindaco di Seguisino e dirigente industriale in pensione, ne ha ricostruito la vicenda rincorrendo le testimonianze degli archivi privati e le memorie orali dei sopravvissuti, ora tutti scomparsi. Il risultato è un racconto avvincente e di grande umanità in cui le storie di Meno, Spedito, Maria, Margherita, Angelo, Regina e dei loro congiunti diventano specchio del dramma vissuto da migliaia di altre famiglie venete travolte e stravolte dal dopo Caporetto.
La ricostruzione fatta da Stramare, è precisa e ricca di dettagli anche su luoghi e elementi paesaggistici, forte di una ricerca storica che gli ha permesso di risalire attraverso le foto del tempo a panorami e dettagli così come apparvero ai protagonisti delle vicende narrate.
Lo può verificare lo stesso lettore, grazie alle immagini dell’epoca e alle mappe inserite nel testo di 240 pagine: un supporto prezioso per seguire l’articolarsi di vicende che riserveranno non pochi colpi di scena.
“La grande storia, vista dalla prospettiva della piccola gente, – spiega Stramare – abbatte con questo libro il distacco della lontananza e ritorna viva, forte di una dimensione umana che la rende presenza vicina. Soprattutto restituisce la completezza di un passato che ci appartiene ma di cui i più giovani conoscono spesso solo quanto scritto nei libri di scuola. La grande guerra fu invece molto di più: non a caso, nelle ultime pagine del libro, uno degli esuli protagonisti dirà: “solo ora mi rendo conto che più che contro di noi, quei poveri Austriaci combattevano ormai contro la disperazione”.
E’ una percezione molto diversa da quella di chi in pianura avrà solo guardato da lontano all’occupazione e alla grande guerra. Lo scoprirà con amarezza il seminarista esule Angelo Zanella: rientrato in Seminario a Padova dopo un anno da profugo “qualche compagno gli si avvicina, lo saluta e inizia a chiacchierare di banalità, come se quel conflitto non fosse mai avvenuto e i tanti sacrifici fossero dimenticati. Un professore gli si avvicina. “Ciao Angelo”, gli dice, “allora hai finito di gozzovigliare con gli austriaci?”. Abbassa il capo e si allontana, poi altri insegnanti lo interrogano circa i banchetti goderecci consumati dagli italiani rimasti in sinistra Piave. “Ho sentito che avete sperperato tutte le fortune di una regione” dice un compagno “e che avete mangiato e bevuto a volontà, mentre noi qui in “Italia” pativamo la fame per difendere la Patria”. Angelo si allontana, ha gli occhi lucidi e dentro il suo cuore esplode un sentimento di ribellione: “L’Italia ci ha proprio abbandonato; noi conquistati e vinti a Caporetto non meritiamo di gioire per la vittoria. Quanto è ingiusta la vita – pensa fra sé – ma ormai si sente uomo, non teme più le cattiverie, un anno di schiavitù lo ha reso più forte. Si avvicina a Doro e a Francesco, che adocchia timidi in disparte. Fino al tempo della verità solo da loro può trovare comprensione e anche un po’ di calore”.
31 ottobre 1918: l’esercito austriaco sul fronte del Grappa comincia la sua ritirata.
A due giovani soldati dell’imperatore viene assegnato l’incarico di scortare lungo la strada di casa il tenente Rudigher, comandante di uno strategico bunker segreto. Ma la fuga è disseminata di pericoli e il misterioso tenente è costretto a lasciare ai due sottoposti una borsa che contiene informazioni preziosissime e indecifrabili. Solo molti anni dopo, altri due giovani, legati indissolubilmente alle terre del Grappa, cominceranno un viaggio che li porterà alla soluzione di questo intrigante mistero. Dopo un brevissimo accenno iniziale a un fatto storico accaduto, il romanzo, ambientato in luoghi realmente esistiti, è frutto della fantasia dell’autore. Casualità e segretezza, diffidenza e caparbiertà, amore e passione sono gli ingredienti di questa storia.
Alice De Toni ritorna ai suoi lettori, questa volta con Edizioni DBS, e pubblica una raccolta di liriche di argomento vario composte in un intervallo di tempo molto ampio (tra il 2004 e il 2018), oltre ai versi scritti per la sua tesi su Alda Merini, già editi parzialmente.
Così scrive Rosalina Pianezze nella nota introduttiva: “La poetessa indaga, seziona, rende in parole di poesia la sua percezione della vita; i tratti della sua personalità; lo spazio della realtà e del sogno; del desiderio, dell’incanto e del disincanto. È poesia capace di unire percezioni, corporeità, intelligenza, furie e passioni e calme riflessioni. Proprio la poesia e scrivere poesia appaiono e brillano come punto di equilibrio, àncora di salvezza”.
Filipetto il Folletto, Cloina la Fatina, Fiorello lo Spiritello, Margareta la Streghetta, Giacomino lo Gnomino, Violabella la Maghella, Gasparotto il Magotto, Simona la Fatona, peppone il Magone, Lucrezia la Stregazza e naturalmente Noruvio il Draghetto passano le loro giornate tranquille…ma una notte……
A GRUPPO DBS – SMAA SRL sono inoltre collegate per la distribuzione mediante questo sito: Danilo Zanetti Editore, Famiglia Feltrina Edizioni, Ishtar Edizioni, Nero e Bianco.
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere SDA. Per costi e termini di servizio clicca qui.
Per contattarci: info@edizionidbs.it
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