Informazioni aggiuntive
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€8,50
Il mestrino Girolamo Gino Allegri, che il Vate battezzò “Fra Ginepro”, fu uno degli assi dell’aviazione italiana nella Grande Guerra. Impreziosito dalla prefazione di Basilio di Martino, il libro ricostruisce la storia di questo eroe volante attraverso le sue lettere alla madre e le testimonianze di chi lo conobbe.
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Era il pilota prediletto da Gabriele d’Annunzio: il mestrino Girolamo Gino Allegri, che il Vate battezzò “Fra Ginepro”, fu uno degli assi dell’aviazione italiana nella Grande Guerra. A lui, autore di azioni eroiche come la Beffa di Feltre e il Volo su Vienna, DBS dedica il libro “Girolamo ‘Gino’ Allegri. Dalla beffa di Feltre al volo su Vienna”.
Scritto da Leonardo Malatesta e impreziosito dalla prefazione del generale ispettore r.n. del Corpo del genio aeronautico Basilio di Martino, la pubblicazione ricostruisce la storia di questo eroe volante attraverso le sue lettere alla madre e le testimonianze di chi lo conobbe. Il risultato è un ritratto per molti aspetti inedito di un uomo animato da grandi passioni e coraggio, lontano dallo stereotipo dell’ufficiale elegante e spavaldo, capace di lasciare il proprio segno in modo memorabile nella storia del primo conflitto mondiale.
Scrive nella prefazione Di Martino: “ La personalità di Girolamo ‘Gino’ Allegri, il Fra’ Ginepro così caro a Gabriele D’Annunzio, ha tutto per catturare l’attenzione di chi si soffermi ad analizzare le storie individuali degli aviatori nella Grande Guerra. Eppure gli inizi non hanno nulla di eccezionale”. I fatti che segneranno la vita del pilota dimostreranno il contrario di quanto inizialmente avrebbe potuto sembrare, come testimoniano la sua partecipazione al Volo su Vienna e l’impresa nota come Beffa di Feltre: il 7 giugno 1918, complice un problema al motore e sfidando il fuoco nemico, sorvolò a bassissima quota l’aeroporto feltrino scatenandovi il panico e riportando al comando informazioni preziose per le forze militari italiane.
Il libro, di 96 pagine, è in vendita a € 10. Lo impreziosiscono numerosissime foto d’epoca, provenienti da tra gli altri da archivi privati, dall’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Italiana di Roma, dal Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento e dal Vittoriale di Gardone Riviera, che ha concesso anche il proprio patrocinio alla pubblicazione.
INDICE
PREFAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7
PRESENTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9
Capitolo I
LA NASCITA E I PRIMI ANNI DA AVIATORE . . . . . pag. 15
Capitolo II
LE PRIME AZIONI DI GUERRA . . . . . . . . . . pag. 19
Capitolo III
LE PRIME ONORIFICENZE E LA “BEFFA DI FELTRE” . . pag. 27
Capitolo IV
IL VOLO SU VIENNA . . . . . . . . . . . . . pag. 39
Capitolo V
LE ULTIME IMPRESE . . . . . . . . . . . . . pag. 57
Capitolo VI
LA SFORTUNATA AZIONE DEL 5 OTTOBRE 1918 . . . pag. 65
Capitolo VII
IL RICORDO DELL’EROE ALLEGRI . . . . . . . . pag. 77
RINGRAZIAMENTI DELL’AUTORE . . . . . . . . pag. 83
BIBLIOGRAFIA . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 85
L’AUTORE
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
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