Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 30 × 21 cm |
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Anno | |
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A cura di | |
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EAN |
€11,05
1918, Monte Grappa: l’ultimo anno al fronte raccontato dall’alto, dai piloti della k.u.k. Fiegerkompagnie 66, la 66a Imperiale e regia Compagnia Aviatori. 270 foto in gran parte inedite emerse dall’archivio privato della famiglia del tenente ungherese György Nagy-Józsa e pubblicate ora in questo volume in italiano tedesco e ungherese.
Dimensioni | 30 × 21 cm |
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A cura di | |
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EAN |
1918, Monte Grappa: l’ultimo anno al fronte raccontato dall’alto, dai piloti della k.u.k. Fiegerkompagnie 66, la 66a Imperiale e regia Compagnia Aviatori.
270 foto in gran parte inedite emerse dall’archivio privato della famiglia del tenente ungherese György Nagy-Józsa e pubblicate ora da Edizioni DBS nel libro “1918. Sui cieli del Grappa”. Il volume, curato dallo storico Marco Rech, è interamente in tre lingue – italiano tedesco e ungherese – ed è introdotto dai saggi dello stesso Rech sull’attività delle truppe di aviazione imperiali e regie e di Gerald Penz, tra i massimi esperti in Austria della storia del volo nel primo conflitto mondiale. A lui – spiega Rech – si deve la redazione della storia completa della 66a compagnia aviatori sul campo di aviazione “Alle Venture” di Feltre, al tempo polo strategico perché a stretto ridosso della prima linea.
I protagonisti assoluti della pubblicazione sono però gli scatti fotografici, valorizzati dalla scelta per il libro del formato ad album 21 x 30. Una raccolta di testimonianze – iconografiche e documentali – preziosa per testimoniare azioni belliche ma anche paesaggi e luoghi oggi perduti , e la quotidianità sospesa di ragazzi la cui vita era fragile come le ali di tela dei loro aeroplani.
Sfogliando le pagine il lettore troverà molte sorprese. A citarne alcune è lo stesso Rech nell’introduzione all’opera: “Vedere il paesaggio arcaico completamente coltivato, pochi alberi e coltivazioni fino in quota; sapere che qui c’era tanta gioventù che rischiava ogni giorno di morire; l’osservare i tanti funerali, le tombe al cimitero civile…. E gli aerei!!! E poi Feltre… in tanti luoghi ancora uguale, mentre, in altri, la si vede incredibilmente diversa da ora. Mai però mi sarei aspettato di ritrovare in foto la terribile “sìmia dal culpelà”, la scimietta, mascotte degli aviatori austroungarici, che inseguiva la banda dei monellacci, i quali la prendevano spesso pesantemente in giro, quando era legata, e che a qualcuno morse il sedere. Alla fine dell’azione, la scimietta, paga della solenne vendetta, rientrò “alla base”. La scena è descritta nel libro “Memorie dell’anno della fame” di Giacomo Carniel, allora ragazzo di 10 anni. Ma le sorprese saranno ancora molte e notevoli per tutti coloro che avranno la possibilità di avere questo libro davanti agli occhi. La parte scritta si è limitata ad un sunto schematico degli avvenimenti che hanno fatto entrare Feltre nella storia pionieristica dell’aviazione di guerra”.
Indice/Inhaltsverzeichnis
Ringraziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .4
Dankesworte
Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5
Vorwort
Dr. Nagy-Józsa György . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9
L’aviazione a Feltre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Fliegereinheiten in Feltre
La k.u.k. Fliegerkompagnie 66 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
(imperiale e regia compagnia aviatori n. 66)
Die k.u.k. Fliegerkompagnie 66
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171
Literaturverzeichnis
Aerei austroungarici nei cieli di Feltre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172
Österreichisch-ungarische Flugzeuge über Feltre
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
Per contattarci: info@edizionidbs.it
JP4 Magazine – n.2 Febbraio 2017 –
Con incolpevole ritardo presentiamo un libro che è il sogno di tanti appassionati: l’album delle foto di un aviatore, riscoperto e presentato nella sua interezza,
270 foto inedite emerse dall’archivio privato della famiglia del tenente ungherese György Nagy- Józsa, che volò nel 1918 con la Flik 66 austriaca a Feltre, sul fronte del Grappa. Il grande libro di 176 pagine è introdotto dai saggi di Marco Rech sull’aviazione a Feltre e di Gerald Penz sulle vicende della Flik 66, in italiano e tedesco. Poi abbiamo 120 pagine di fotografie, valorizzate dalla scelta per il libro del formato ad album 21 x 30 cm che mostrano aerei austriaci al fronte, soprattutto
Brandenburg, Phönix D.1 e Berg D.1, insieme ad apparecchi italiani e inglesi abbattuti, ma anche molte interessanti immagini del periodo precedente, quando il loro autore era in allenamento, e tante immagini della città, dei paesaggi e della vita degli aviatori fuori dal campo, con didascalie anche in ungherese che, essendo quelle originali dell’autore, permettono l’identificazione dei ritratti di tanti aviatori. Le immagini sono perfettamente conservate e ben presentate e ricostruiscono
l’epoca e i luoghi con interesse non solo locale ma generale testimoniando azioni belliche ma anche paesaggi e luoghi oggi perduti e la vita quotidiana degli aviatori. Si rimane stupiti dal prezzo bassissimo di un libro così grosso e bello.
Edizioni DBS, Via Quattro Sassi 4,
32030 Seren del Grappa.
edizionidbs.it