Informazioni aggiuntive
Peso | 05 kg |
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Dimensioni | 12 × 17,5 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
€15,00
Esaurito
Nonna Montagna racconta
Cronaca di una quarantena: favole al tempo del corona virus.
Nei momenti difficili ci sono luoghi del cuore, luoghi in cui rifugiarsi ad esorcizzare i nostri timori e le nostre paure.
Uno di questi luoghi è la MONTAGNA, quella vera, quella fatta di silenzi, di fantasia, di favole e di magia … quella magia con la quale ho condiviso con amici virtuali e non momenti che mai avrei pensato di vivere.
“Cinquanta più uno” piccoli racconti in cui “Nonna Montagna”, con la saggezza di sempre, ha mitigato e spezzato la fatica di una libertà rubata e di una vita negata.
Ma, insieme a lei e insieme alla grande forza dei nostri bambini anche il buio è passato e si è dissolto.
Eccole, allora, queste piccole storie.
Io le ho scritte, inventate a volte e a volte cercate nei vecchi polverosi libri …
Ci terranno compagnia nei giorni del buio del cuore.
O serviranno semplicemente a rammentare la forza, la nostra forza, quale che ci viene dall’essere parte intrinseca della Natura.
50 e … un racconto, dunque, che hanno creato legami ed amicizie virtuali, ma per questo non meno sincere a mitigare anime e cuori incattiviti, inaspriti dall’incomprensione e dalle assurde complicazioni di un mondo che ci è sfuggito.
Ma non è ancora spenta la luce dell’alba.
E presto … ascolteremo la terra germogliare …
Del resto, cos’è la nostra vita senza un sogno?
Peso | 05 kg |
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Dimensioni | 12 × 17,5 cm |
Anno | |
Autore | |
EAN | |
Formato | |
Pagine |
Nonna montagna racconta.
Cronaca di una quarantena:favole al tempo del Corona virus
Il volume (123 pagine e circa 60 immagini a colori) è una raccolta di racconti legata ai monti, anzi ha come filo conduttore proprio le montagne, le loro bellezze, le presenze più o meno magiche che li abitano, spiega l’autrice Antonella Fornari.
50 e … un racconto nati dalla volontà dell’autrice di “spezzare”la tensione, la difficoltà, la solitudine creata da qualcosa di misterioso e di sconosciuto che ha aggredito la quotidianità. Si tratta di leggende che in parte provengono dalla migliore tradizione delle leggende dolomitiche e in parte nascono dalla fantasia e dai sentimenti che il particolare momento è riuscito a suscitare, non ultimi quelli scaturiti da cuori incattiviti e inaspriti. Da tutto questo emerge una montagna unica e magica, dal potere taumaturgico e rigenerante. D’altro canto cos’è la nostra vita senza un sogno?
Nei momenti difficili ci sono luoghi del cuore, luoghi in cui rifugiarsi ad esorcizzare i nostri timori e le nostre paure.
Uno di questi luoghi è la MONTAGNA, quella vera, quella fatta di silenzi, di fantasia, di favole e di magia … quella magia con la quale ho condiviso con amici virtuali e non momenti che mai avrei pensato di vivere.
“Cinquanta più uno” piccoli racconti in cui “Nonna Montagna”, con la saggezza di sempre, ha mitigato e spezzato la fatica di una libertà rubata e di una vita negata.
Ma, insieme a lei e insieme alla grande forza dei nostri bambini anche il buio è passato e si è dissolto.
Eccole, allora, queste piccole storie.
Io le ho scritte, inventate a volte e a volte cercate nei vecchi polverosi libri …
Ci terranno compagnia nei giorni del buio del cuore.
O serviranno semplicemente a rammentare la forza, la nostra forza, quale che ci viene dall’essere parte intrinseca della Natura.
Il volume è una raccolta di riflessioni e di parole, le parole della montagna che diventano pensieri. Sono le parole delle ALBE fatte di silenzi. Sono le parole della NOTTE che ha ceduto con discrezione i suoi segreti al VENTO. Sono le parole delle ACQUE che gorgogliano frale ombre di un BOSCO pieno d’incanto. Sono le parole delle ferite inferte dall’uomo ai Monti e che ora raccontano struggenti vicende di una GUERRA non troppo lontana. Sono le parole dell’INVERNO che sigilla la ROCCIA in uno scrigno di diamanti. Sono le parole delle NUVOLE, scialli leggeri dispiegati a coprire le spalle di giganti di pietra: le MONTAGNE.
L’autrice spiega di “aver cercato di fermare il suo tempo nei pensieri che ha raccolto nel lungo cammino che l’ha portata a frugare fra le pieghe di roccia, nei cupi canali, nella luce sfolgorante del sole, nella bandiera turchina del cielo. Un piccolo ricordo per farle pensare che vivere “quassù” non è mai vivere soli e che ogni parola è dono prezioso.
Dopo “le scarpette di vernice” che ha tanto colpito e commosso, Viviana Vazza, di Longarone superstite della tragedia del Vajont torna a riprendere la penna in mano per consegnarci questa ” carezza alla memoria”, una sorta di riconciliazione con il doloroso passato. Ne esce un quadro molto bello: la storia di un luogo e di una comunità e la presentazione di personaggi di grande intensità. Nella sua presentazione il Professor Gioachino Bratti ex-sindaco di Longarone auspica che questo libro possa sfiorare chi legge queste pagine, soprattutto i giovani, per renderli partecipi di un passato ricco di valori e di insegnamenti.
Viviana Vazza nasce a Longarone: all’età di 16 anni si confronta con la tragedia del Vajont che stravolge completamente la sua vita. Nonostante il dolore, ha sempre cercato di trovare spunti per lenirlo e trova negli studi di psicodramma una forza per superarlo. Ha avuto una vita ricca, dipinge e considera la scrittura una “manna del cielo”
Questa non è una guida, questa non è una mappa, questo non è un libro. E’ la traduzione in testi, immagini e dati della magnifica traversata del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi editati da un gruppo di appassionati che le vivono, le percorrono e le amano.
Progetto nato dalla collaborazione tra il Club Alpino Italiano sezioni di Agordo, Belluno, Feltre, Longarone, Oderzo e Val di Zoldo e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Tutte le nostre spedizioni in Italia avvengono via corriere BRT. Per costi e termini di servizio clicca qui.
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