1915-1918 Gli alpini e la Grande Guerra nelle tavole della Domenica del Corriere

 

Domenica corriere 1916_promoSarà inaugurata venerdì 27 marzo alle 20.30 presso la Libreria Quattro Sass a Rasai di Seren del Grappa la mostra “1915-1918 Gli alpini e la Grande Guerra nelle tavole di Achille Beltrame”. L’esposizione è promossa da ANA Sezione di Feltre e da Gruppo DBS grazie alla collaborazione di Giulio Mazzucco, collezionista longaronese che ha gentilmente concesso per la riproduzione la propria collezione della Domenica del Corriere.

Le tavole in mostra sono una cinquantina, selezionate tra le più significative e sulla base della presenza degli alpini. Proposte in ordine cronologico, con una breve introduzione ad ogni anno firmata dal giornalista Dino Bridda, consentono di ripercorrere la storia del conflitto e delle gesta alpine nella prospettiva che fu proposta agli italiani di inizio Novecento. Rivederle oggi ha il valore di un vero e proprio documento per la storia non solo bellica ma culturale.

Spiega nell’introduzione all’esposizione Dino Bridda: al tempo la fotografia non era ancora in grado di documentare il conflitto e questo compito per i settimanali dell’epoca venne svolto da disegnatori come Beltrame. Egli fu un vero e proprio inviato di guerra, al pari di giornalisti come Luigi Barzini, e visse l’orrore di fasi lunghe e tormentate come quelle che coinvolsero Col di Lana e Marmolada. All’inizio il suo compito fu di contribuire ad edulcorare i messaggi negativi, in linea con i dettami dei bollettini dei nostri comandi militari. Anche per questo Beltrame – convinto assertore dell’anti violenza, fece prevalere nelle sue tavole un’immagine popolaresca, bonaria e tranquilizzante di quanto accadeva al fronte. E anche quando alla propaganda ufficiale serviranno immagini meno edulcorate per mettere in cattiva luce il nemico lui tenderà a disinteressarsi alle fasi cruente del conflitto. Fu un equilibrio ragionato tra propaganda e censura, tra allarmismo e rassicurazione che questa mostra oggi racconta e documenta, offrendo ad un secolo di distanza una lettura critica.

E proprio il difficile rapporto tra dato storico, necessità di propaganda, giornalismo e censura sarà al centro dell’incontro che seguirà il taglio del nastro. Al tavolo dei relatori proprio Dino Bridda con “La guerra disegnata: le tavole della Domenica del corriere e la realtà storica” ovvero La guerra nascosta: tutto ciò che i giornali dell’epoca non raccontarono.